con lo chef italiano Giuseppe Villari
I LABORATORI DI GASTRONOMIA
“Non c’e Pasqua senza uova” recita una massima popolare: perché questo alimento è simbolo della vita che si rinnova, l’essenza stessa della primavera, della fertilità della terra: non a caso gli ingredienti base della cucina di Pasqua sono costituiti in massima parte da uova, agnelli o capretti, erbe fresche ed ortaggi, tutti simboli del rinnovarsi della stagione. La Pasqua, cosi come le altre feste religiose, ha i suoi dolci tipici che celebrano ritualmente questa grande ricorrenza, diversificandosi però a seconda della cultura e della storia locale, in modo tale che oggi nella sola Italia esistono centinaia di dolci e ricette dedicate a questa festività.Ogni regione festeggia a modo suo, dalla classica Pastiera Napoletana alla Colomba di Verona, dalla Pinza Pasquale alla Triestina alla Torta Pasquale Laziale, per finire all’Uovo di Pasqua Piemontese, e questo solo per citarne qualcuna.
La gastronomia è ispirata anche dalle varie torte salate, come la vecchia ricetta genovese della Torta Pasqualina, ma anche della torta di Pasqua al formaggio (di provenienza umbra) e la Crescia di Pasqua, dalla tradizione della cucina marchigiana.
La cucina Pasquale, a differenza di quella Natalizia, è molto più varia ed i simboli, eccezion fatta per l’uovo e la colomba, sono sicuramente molto più numerosi e diversificati.
• le spighe del grano tramutate in pane (esso ha un significato votivo);
• le erbe, quasi sempre in forma di torte rustiche (la più celebre la torta pasqualina, che proviene da Genova);
• le uova pasquali, che hanno origini diverse, a metà tra il sacro e il profano.
In tutto il mondo l’uovo è il simbolo della Pasqua, perchè da sempre le uova sono il simbolo della vita che nasce, ma anche del mistero, quasi della sacralità.
Si narra che la Madonna facesse giocare Gesù Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio. Si racconta, anche, che Maria Maddalena si presentasse all’imperatore Tiberio per regalargli un uovo dal guscio rosso, testimonianza della Resurrezione di Gesù e che Maria, Madre del Cristo, portasse in omaggio a Ponzio Pilato un cesto dorato pieno di uova per implorare la liberazione del Figlio.
PROGRAMMA:
Paglia e fieno con asparagi e uova – Cuddura cull’ova